La pedagogia povera, didattica di ispirazione francescana, rafforza il suo legame con le scuole di Barberino Tavarnelle

La didattica francescana, ideata dall’artista Antonio Catalano, fa scuola nel Chianti

Data:

01 Aprile 2022

Tempo di lettura:

3 min

Descrizione

BARBERINO TAVARNELLE, 1 aprile 2022. Nelle scuole dell’Istituto comprensivo di Don Lorenzo Milani non c’è solo l’età dell’infanzia, c’è molto di più, c’è lo sguardo dei bambini che insegna agli adulti a guardarsi dentro, c’è il progetto di una comunità testimoniato da un gruppo di scuole che fa rete sul piano educativo, un territorio che investe sulla lentezza del tempo educativo.  Ancora un investimento sulla qualità didattica e sui percorsi sperimentali e innovativi ispirati ai principi francescani. Nuda, ma carica di sensazioni e inventiva, la pedagogia povera adottata da alcuni anni nelle scuole dell’infanzia di Barberino Tavarnelle diventa un libro: “Pedagogia povera o della meraviglia” a cura di Marina Baretta e Irene Lorenzini con l’introduzione di Bruno Tognolini. Il volume sarà presentato domani, sabato 2 aprile alle ore 10:30 nei locali della scuola dell'infanzia “La Casa del Sole” di Barberino Val d'Elsa che aprirà al pubblico dalle ore 10 per la visita ai lavori realizzati negli ambienti scolastici nell'ambito del progetto sulla pedagogia povera. All’iniziativa interverranno, dopo i saluti del Sindaco David Baroncelli e della dirigente scolastica Paola Salvadori, la professoressa Raffaella Biagioli, presidente del Corso di Laurea Scienze della Formazione Primaria dell'Università di Firenze e il professor Davide Capperucci, professore associato di Pedagogia sperimentale dell'Università di Firenze. Saranno presenti Marina Baretta e Irene Lorenzini, curatrici del volume, e l'autore Antonio Catalano.

Un nuovo passo compiuto nel segno del progetto che mescola teatro e arti visive portato in viaggio nel mondo dall’artista artigiano Antonio Catalano. E’ la pedagogia povera, tecniche e strumenti di una nuova metodologia educativa che riflette sul tempo, lo spazio e i percorsi sperimentali. Le scuole dell’infanzia di Barberino Tavarnelle propongono un ritorno alle cose semplici e si lasciano guidare dal senso francescano della vita per condividere in modo nuovo la quotidianità in classe, cadenzata da ritmi lenti e accompagnata da progetti e interventi che stimolano l’esplorazione e l’apertura al territorio, il contatto diretto con l’ambiente e l’attenzione alle relazioni umane. Questi i punti cardine della ricerca pedagogica che mira al benessere del bambino mettendo in campo esperienze incentrate sul sorriso, la leggerezza, l’esplorazione delle emozioni, l’uso delle mani come strumenti utili a creare e inventare giochi e storie.  

La didattica povera, costruita e sperimentata in classe insieme agli allievi, affiancata da percorsi rivolti anche alle famiglie, insegna a riconoscere la meraviglia come dimensione necessaria a crescere, a diventare adulti in grado di apprezzare le piccole cose e la verità profonda dell’esistenza. Tra le prime scuole in Italia, l’Istituto Comprensivo Don Milani di Tavarnelle e Barberino ha introdotto nei plessi dell’infanzia di Barberino, Sambuca, Marcialla, Vico il metodo accompagnato da uno specifico corso di formazione rivolto ai docenti, condotto da Antonio Catalano. Le insegnanti hanno lavorato sull’interpretazione di vari temi tra cui Ascolto, Terra, Acqua, Seme. Dal canto loro le bambine e i bambini formulano pensieri, si mettono alla prova e si confrontano con il contesto ambientale che li circonda, con i loro piccoli universi, cantieri sempre aperti, basati sull’esperienza concreta.  

“La fantasia, l’immaginazione – commenta il Sindaco David Baroncelli -  dà un nome, un’identità alle piccole cose, ferma un pensiero, un ricordo, un sentimento, costruisce il senso della conoscenza e della scoperta attraverso lo sguardo di chi sa ascoltare sé stesso, gli altri, la natura e meravigliarsi di fronte alla vita,  l’attività delle scuole di Barberino Tavarnelle è un importante opportunità di crescita per le bambine  e i bambini, uno strumento educativo che insegna un approccio vitale al mondo circostante che stimola curiosità e desiderio di conoscenza”. “I Musei portatili – spiega Antonio Catalano - che espongono e classificano meraviglie della natura, spesso invisibili ai nostri sguardi distratti e che mettono insieme foglie cadute, fiocchi di neve, mare, vento, alfabeti perduti, parole distratte sono un invito a tornare a emozionarci e meravigliarci per i piccoli grandi prodigi che la natura ci offre quotidianamente.

La presentazione del libro è preceduta da un incontro poetico con Antonio Catalano nell’auditorium dell’Istituto comprensivo Don Lorenzo Milani (via Allende 40) questa sera, venerdì 1 aprile alle ore 21, dal titolo  “Il Vangelo raccontato da un asino patentato”.

Ultimo aggiornamento

06/04/2022 - 12:09