Fotografia. “Linee come vita, nascita e morte”, due artiste protagoniste dell’evento culturale in mostra al Museo di San Francesco

Monica Brini e Sara Allegrini sono le protagoniste della proposta culturale della primavera d’arte, promossa dal Comune di Greve in Chianti

Data:

08 Aprile 2023

Tempo di lettura:

2 min

immagine  “Linee come vita, nascita e morte” Greve in chianti

Descrizione

Il Vicesindaco Giulio Saturnini: “L’iniziativa sarà visitabile anche per Pasquetta, un’occasione per apprezzare lo stretto legame che intercorre tra arte contemporanea e territorio”

Greve in Chianti, 8 aprile 2023
 Fotografia, un’arte tutta al femminile.
Gli scatti di Monica Brini e Sara Allegrini danno vita all’evento promosso dal Comune di Greve in Chianti, allestito nella saletta Vanna Vanni del museo di San Francesco. Pasqua nel segno dell’arte contemporanea.
Monica Brini e Sara Allegrini sono le artiste, l’una emiliana, l’altra umbra, di adozione toscana, che hanno allestito all'interno dello spazio espositivo la mostra fotografica “Linee come vita, nascita e morte”, aperta fino a lunedì 10 aprile. “L’iniziativa sarà visitabile anche per Pasquetta – dichiara il Vicesindaco Giulio Saturnini -  un’occasione adatta a visitatori di tutte le età per apprezzare lo stretto legame che intercorre tra arte contemporanea e territorio”

“Linee come la vita o vita come linee, così si apre un canale di dialogo tra il presente e il futuro attraverso l'immediato: vedo, assimilo, interpreto, rifletto, vivo - dichiara Monica Brini - fotografare mi regala grandi emozioni, attraverso l'obiettivo vedo ciò che diversamente non potrei nemmeno percepire”.

Il progetto fotografico è stato realizzato dal 2015 al 2020 con la tecnica per lo più del bianco e nero, arricchita da due opere su tela in tecnica mista. “La vita è come una linea – aggiunge -  romperla e ricucirla è un impegno dal quale nessuno deve potersi esimere”.

Per Sara Allegrini il progetto nasce da una visione emotiva della realtà urbana. “Si tratta di una ricerca -  commenta la fotografa  - nata circa 5 anni fa che punta ad indagare la realtà urbana attraverso il bianco e nero e la luce del giorno, interpreto il cantiere come qualcosa di vivo che contiene in sé anche gli elementi principali della vita, il cantiere come testimonianza emotiva dei nostri tempi”. “La mia è una fotografia che punta alle emozioni più profonde  - conclude - e lascia poi a chi osserva il compito di decifrare quale corda intima viene sollecitata dalle immagini, le linee, la luce, la prospettiva sono sempre lì al limite e pronte a delimitare altro oltre a ciò che si vede”.

La mostra è aperta lunedì 10 aprile dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18.

Ufficio Stampa associato del Chianti fiorentino

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Ultimo aggiornamento

11/04/2023 - 15:31