Una fiaba che diventa realtà. Gli alunni della scuola dell’infanzia di Sambuca fanno festa insieme al papero Becco di rame

Il papero che si salva grazie alla ricostruzione del becco in rame

Data:

16 Giugno 2023

Tempo di lettura:

3 min

immagine progetto Becco di rame

Descrizione

Le insegnanti: “il percorso educativo si è tradotto in una sinergia costruttiva, una pagina di buoni sentimenti e pratiche virtuose che ha consolidato ancora una volta il forte legame che intercorre tra scuola e comunità”

Barberino Tavarnelle, 16 giugno 2023
 Questa è la storia di Ottorino, un papero speciale che diventa modello di vita grazie alla sua diversità, intessuta di amore per gli animali e conquiste scientifiche. Nell’immaginario fiabesco è nota la metamorfosi a lieto fine dell’anatroccolo escluso dai fratelli per la sua bruttezza che rinasce bellissimo cigno. Nella realtà, a noi molto vicina, un papero di origine francese, residente in Toscana, trova il suo eroe in un medico appassionato che gli ricostruisce il becco, una parte essenziale del corpo necessaria alla sopravvivenza, persa a causa dell’aggressione di una volpe. Una favola moderna tratta da una storia vera che ha reso possibile ciò che si immagina nella dimensione irreale e impossibile.

Ottorino becco di rame undici anni fa è stato in pericolo di vita.
Lo hanno letteralmente salvato l’amore della padrona prima, che ha chiesto aiuto ad un professionista nella speranza che il papero riprendesse ad alimentarsi, e le capacità non comuni di un veterinario poi, Alberto Briganti, che per il volatile ha realizzato la prima protesi italiana in rame. L’animale che con la sua speranza di vita concretizzata oggi gira l’Italia è venuto a trovare i bambini della scuola dell'infanzia di Sambuca val di Pesa “La Casa sul fiume” nell’ambito di un progetto educativo ideato e curato dalle insegnanti che ha coinvolto gli allievi per l'intero anno scolastico, coordinato da Angela Piccini Simi.

Dalla fiaba letta ad alta voce in aula e dai pupazzi realizzati con l’utilizzo di materiali riciclati che hanno lasciato spazio all'immaginazione, alla meraviglia della realtà, all'incursione del papero in piume e ossa nel giardino della scuola. E’ stato questo l’epilogo del percorso didattico che ha previsto la realizzazione di vari oggetti di recupero, ispirati al papero e alla sua storia ed elaborati con il coinvolgimento attivo e partecipe delle famiglie. L’iniziativa ha permesso di condividere con i più piccoli tutto il patrimonio di valori racchiuso in questo particolare affresco di vita che sancisce una stretta relazione tra gli esseri umani e il mondo animale. Sono i temi della diversità, intesa come ricchezza e risorsa sociale, della conoscenza reciproca, dell’attenzione solidale verso gli altri e del bisogno di prendersi cura dei più deboli, dell’uguaglianza dei diritti, dell'amore per gli animali e per l'ambiente che ci circonda, delle pratiche sostenibili del riuso e del riciclo.

Le alunne e gli alunni di Sambuca Val di Pesa hanno accolto con entusiasmo il papero, accompagnato dal papà elettivo, il dottor Alberto Briganti, che nel frattempo lo ha anche adottato. Una festa in suo onore è stata allestita nell’area esterna del plesso scolastico. Tra canti e ali simboliche, i bambini che attendevano con impazienza non si sono risparmiati nel dispensare il loro affetto all’ospite starnazzante. Carezze e coccole a go go hanno dato il benvenuto a Becco di rame che scorrazzava libero e un po' intimorito da tanta energia ‘umana’. All’iniziativa sono intervenuti la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani di Barberino Tavarnelle Anna Maria Pia Misiti e l'Assessore alle Politiche Educative Giampiero Galgani.
Il progetto è stato curato dalle insegnanti Giusi Lentini, Angela Piccini Simi, Maddalena Bandinelli, Viola Bertini.

“E’ stata un’esperienza di altissimo valore sul piano educativo, culturale e sociale – hanno dichiarato le insegnanti – che, oltre all’interesse e alla curiosità, ha stimolato nei più piccoli una particolare sensibilità, avendo all’interno dei gruppi classe il contatto diretto con la disabilità.
Un percorso che con le risorse inesauribili e preziose dei bambini e la partecipazione cooperante dei genitori, che ringraziamo, si è tradotto in una sinergia costruttiva, una pagina di buoni sentimenti e pratiche virtuose che ha consolidato ancora una volta il forte legame che intercorre tra scuola e comunità, scuola e territorio”.

Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino

Ultimo aggiornamento

21/06/2023 - 13:22